Archivio della categoria: archeologia

HAT-MEHIT

Dea fluviale della fertilità e dell’abbondanza, il culto di Hat-Mehit era considerato il più importante del culto dei pesci relativamente rari nell’antico Egitto. Patrona dei pescatori, era solitamente raffigurata come una donna con sopra la testa un pesce. La particolare specie associata ad Hat-Mehit è stata identificata come il lepidotus, il pesce gatto, il pesce elefante, la carpa del Nilo o la tilapia.

TEMPLI FUNERARI

Edificati per permettere ai faraoni di ritornare nel Regno dei vivi e partecipare ai riti funebri in loro onore e collaborare con altri dei alla quotidiana lotta per la conservazione del creato. Le gesta del faraone, le sue vittorie sono celebrate con dipinti, bassorilievi e sculture.
Un esempio è il tempio di Hatshepsut che si trova a Luxor per l’esattezza sotto le scogliere di Deir el-Bahari, sulla riva occidentale del Nilo, in prossimità della Valle dei Re.

LA SFINGE

In Egitto di sfingi ce ne sono moplte. Quella del Cairo, accanto alle piramidi nel sito di GIZA nella mitologia egizia era un  simbolo protettivo, per augurare una serena vita nell’aldilà al faraone. Ha corpo canino (o leonino) e testa umana. La sfinge si riferisce al faraone  e al suo potere fisico e mentale, rappresentati rispettivamente da un volto umano posto su un corpo di leone.

IL TEMPIO DI KARNAK

Le sfingi che definiscono il viale di ingresso al tempio segnano l’inizio – o la fine – del percorso che unisce questo tempio a quello di Luxor. La strada si snoda per circa 2,7 chilometri ed è costeggiata da qualcosa come 1.350 statue di sfingi e arieti. L’opera venne scoperta dagli archeologi nel 1949, ma gli interventi per il restauro hanno subito diversi stop e interruzioni nel corso dei decenni, fino a riuscire a riportare alla luce questa ulteriore grande bellezza ancora più suggestiva se visitata di notte, quando tutte le statue sono illuminate . E’ stata inaugurata ufficialmente con una grande festa il 25 novembre 2021.

TEMPIO EGIZIANO 3

I templi potevano essere in onore degli dei o templi funerari. I primi erano dedicati ad una divinità, mentre i secondi erano destinati al culto funerario del faraone. Un esempio dei primi è il tempio di Amon a Karnak, XVI-XI secolo a.C.: situato presso il villaggio di Karnak a circa 3 kilometri da Luxor, è dedicato al culto del dio Amon-Ra e costituisce una parte dell’imponente complesso templare di Karnak. Durante il
Nuovo Regno fu il centro della festa annuale di Opet, nella quale una statua di Amon da qui
era trasferita lungo il Nilo verso il Tempio di Luxor per il rito di fertilità.

IL DIO NEHEBKAU

Nehebkau è un enorme serpente con braccia e gambe umane, talvolta rappresentato anche con le ali, che regge due recipienti o l’occhio di Horus, oppure con un corpo umano e testa di serpente, o ancora con due teste. Non aveva un proprio culto, ma veniva invocato con incantesimi magici per ottenere protezione e cura contro i morsi di serpente e di altri animali velenosi e per assistere il faraone ed i defunti giustificati nell’Aldilà, offrendo loro cibo ed una bevanda conosciuta come “Latte della Luce” contenuta nei due recipienti che talvolta tiene in mano.