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LA VALLE DEI RE

I faraoni del Nuovo Regno scelsero come luogo del loro eterno riposo una valle collocata all’estremità occidentale della città di Tebe conosciuta come la Grande Prateria. La scelta di questo luogo non fu casuale: qui l’occidente indicava infatti, secondo le credenze religiose dell’epoca, il regno dei morti. Questa caratteristica funeraria era esaltata dalla presenza di una montagna a forma di piramide che dominava la valle e richiamava alla mente le tombe dei faraoni dell’Antico Regno.

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Il Grand Egyptian Museum del Cairo non ancora completato (si continua a rimandarne l’inaugurazione) è però già in funzione e visitabile in alcune parti. Il ritardo sarà “forse” dovuto alle sue dimensioni (500.000 mq di superficie) e al numero di oggetti esposti (oltre 100.000). Sarà il più grande museo egizio del mondo e uno dei più grandi musei archeologici destinati ad una sola civiltà. E’ posizionato ad un paio di km dalle piramidi di Giza su cui ha una splendida vista.
E’ una costruzione avveniristica che ospita nell’ingresso la statua di Ramses II (83 tonnellate di peso e 12 m. di altezza) e mostrerà reperti dalla preistoria all’epoca romana.

MITI19

Alle origini Bastet era una dea-leonessa del culto solare, simboleggiante il calore benefico del sole, adorata per la sua potenza, la sua forza, la sua bellezza e la sua agilità (e come tale fu venerata per la maggior parte della storia egizia), ma col tempo venne sempre più assimilata ai culti lunari e ai gatti.
Il culto di Bastet, e di conseguenza dei gatti, raggiunsero una diffusione tale che il gatto in Egitto era protetto dalla legge. Era vietato fare loro del male o trasferirli al di fuori dei confini del regno dei faraoni. Chi violava tali disposizioni, era passibile di pena di morte.