In Egitto di sfingi ce ne sono moplte. Quella del Cairo, accanto alle piramidi nel sito di GIZA nella mitologia egizia era un simbolo protettivo, per augurare una serena vita nell’aldilà al faraone. Ha corpo canino (o leonino) e testa umana. La sfinge si riferisce al faraone e al suo potere fisico e mentale, rappresentati rispettivamente da un volto umano posto su un corpo di leone.
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IL TEMPIO DI KARNAK

Le sfingi che definiscono il viale di ingresso al tempio segnano l’inizio – o la fine – del percorso che unisce questo tempio a quello di Luxor. La strada si snoda per circa 2,7 chilometri ed è costeggiata da qualcosa come 1.350 statue di sfingi e arieti. L’opera venne scoperta dagli archeologi nel 1949, ma gli interventi per il restauro hanno subito diversi stop e interruzioni nel corso dei decenni, fino a riuscire a riportare alla luce questa ulteriore grande bellezza ancora più suggestiva se visitata di notte, quando tutte le statue sono illuminate . E’ stata inaugurata ufficialmente con una grande festa il 25 novembre 2021.
TEMPIO EGIZIANO 3
I templi potevano essere in onore degli dei o templi funerari. I primi erano dedicati ad una divinità, mentre i secondi erano destinati al culto funerario del faraone. Un esempio dei primi è il tempio di Amon a Karnak, XVI-XI secolo a.C.: situato presso il villaggio di Karnak a circa 3 kilometri da Luxor, è dedicato al culto del dio Amon-Ra e costituisce una parte dell’imponente complesso templare di Karnak. Durante il
Nuovo Regno fu il centro della festa annuale di Opet, nella quale una statua di Amon da qui
era trasferita lungo il Nilo verso il Tempio di Luxor per il rito di fertilità.
IL DIO NEHEBKAU

Nehebkau è un enorme serpente con braccia e gambe umane, talvolta rappresentato anche con le ali, che regge due recipienti o l’occhio di Horus, oppure con un corpo umano e testa di serpente, o ancora con due teste. Non aveva un proprio culto, ma veniva invocato con incantesimi magici per ottenere protezione e cura contro i morsi di serpente e di altri animali velenosi e per assistere il faraone ed i defunti giustificati nell’Aldilà, offrendo loro cibo ed una bevanda conosciuta come “Latte della Luce” contenuta nei due recipienti che talvolta tiene in mano.
CHI SE LI POTEVA PERMETTERE?

UNA PARRUCCA PREZIOSA

MODA DELL’ANTICO EGITTO
Ecco come si vestivano gli abitanti dell’antico Egitto.
TEMPIO EGIZIANO 2
Il tempio era la dimora terrena degli dei. La statua della divinità si trovava nel
santuario all’interno della cella.
Il processo di penetrazione verso la cella era accompagnato da un progressivo
innalzamento del pavimento, abbassamento del soffitto, restringimento delle
pareti, e diminuzione dell’illuminazione, con l’intenzione di trasmettere il
senso di un profondo mistero, man mano che ci si approssimava alla cella.
Lo sviluppo del tempio egizio è solitamente definito “a cannocchiale”, in quanto il
percorso si svolge in linea retta e in costante salita, dall’ingresso monumentale
(pilone) fino al santuario (richiamo alla collina primigenia), in uno spazio che va
restringendosi.
Il tempio era protetto da una poderosa cinta muraria.
…. E LE DONNE?
Nell’antico Egitto qual era lo spazio riservato alle donne? Erano sottomesse ai desideri ed ai comandi degli uomini? Ecco una smentita!
I TEMPLI EGIZI 1
Come altrove, anche in Egitto i templi venivano costruiti secondo alcune “regole” Gli elementi erano:
1- Pilone – ingresso monumentale
2- Cortile/porticato – lo spazio aperto dedicato ai fedeli
3- Sala ipostila – ambiente dedicato ai riti di purificazione dei sacerdoti
4- Vestibolo – il luogo di preparazione delle offerte
5- Sacrario e naos – la cella dove risiede il dio e dove si conserva la barca divina.