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GEM

Come annunciato lo scorso 27 gennaio da Ahmed Ghoneim, nuovo CEO del museo, in un’intervista a ON TV,  il 3 luglio 2025 dovrebbe essere finalmente inaugurato per intero il Grand Egyptian Museum (GEM), che è destinato a diventare il più grande museo egizio al mondo e uno dei più grandi musei archeologici dedicati ad un’unica civiltà.

Speriamo succeda davvero!!!

ANKH

L’ankh è uno dei più comuni geroglifici dell’antico Egitto, utilizzato nell’arte, nella scrittura e nelle decorazioni. Rappresenta la parola “vita” e la vita stessa, così come il cielo, maschio e femmina, il sole del mattino e la terra. Era spesso usato per esprimere il desiderio che qualcuno vivesse – es. “che tu possa vivere e stare bene”, ed era considerato una chiave per la vita eterna. E’ considerata un antico simbolo egizio di vita, protezione, fede, energia, trasformazione, luce e fertilità.

LO SCARABEO

Lo scarabeo stercorario in Antico Egitto era un importante amuleto chiamato kheperer, sin dal periodo tinita con funzione magica-apotropaica di eterna rinascita nel divenire e trasformarsi, assicurando solo eventi felici ed un costante miglioramento delle facoltà intuitive e spirituali.  Non ha super poteri ma è provvisto di un armatura che gli permette di volare e lo rende superforte.

CAMBIO

Negli ultimi 10 anni, e in particolare negli ultimi 5, il valore della sterlina egiziana è precipitato: un euro si cambiava per 7 o 8 LE, ed ora invece per quasi 58 LE. E’ molto vantaggioso per turisti e invece i cittadini egiziani in molti casi sono sull’orlo della povertà soprattutto nelle grandi città dove il costo della vita è più alto che nelle campagne. Tutti i beni, compresi quelli alimentari, aumentano di prezzo, ma restano abbordabili anche per i meno abbienti grazie agli aiuti dello stato.

COLTIVAZIONI

In Egitto fin dall’antichità l’agricoltura è stata una fonte di guadagno con anche 3 raccolti all’anno, grazie al Nilo. Fra i prodotti che si trovano al mercato ortofrutticolo ci sono mele, pare molto apprezzate dai locali, ma non asparagi e carciofi. Pare strano, ma le mele NON sono importate, bensì coltivate in alcuni luoghi come il delta del Nilo e alcune oasi come Siwa, grazie all’aiuto di nuove tecniche agricole. Diverso per carciofi e asparagi di cui c’è poca richiesta e per i quali il terreno è troppo secco e asciutto.