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CAMBIO

Negli ultimi 10 anni, e in particolare negli ultimi 5, il valore della sterlina egiziana è precipitato: un euro si cambiava per 7 o 8 LE, ed ora invece per quasi 58 LE. E’ molto vantaggioso per turisti e invece i cittadini egiziani in molti casi sono sull’orlo della povertà soprattutto nelle grandi città dove il costo della vita è più alto che nelle campagne. Tutti i beni, compresi quelli alimentari, aumentano di prezzo, ma restano abbordabili anche per i meno abbienti grazie agli aiuti dello stato.

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COLTIVAZIONI

In Egitto fin dall’antichità l’agricoltura è stata una fonte di guadagno con anche 3 raccolti all’anno, grazie al Nilo. Fra i prodotti che si trovano al mercato ortofrutticolo ci sono mele, pare molto apprezzate dai locali, ma non asparagi e carciofi. Pare strano, ma le mele NON sono importate, bensì coltivate in alcuni luoghi come il delta del Nilo e alcune oasi come Siwa, grazie all’aiuto di nuove tecniche agricole. Diverso per carciofi e asparagi di cui c’è poca richiesta e per i quali il terreno è troppo secco e asciutto.

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“SCOPERTA”

Si dice che le donne mussulmane siano sottomesse al padre prima, ai fratelli, al marito poi…. Ma in Egitto in caso di separazione fra coniugi i figli possono essere affidati alla madre fino ai 15 anni. In alcuni casi, in conformità con le tradizioni religiose, possono essere affidati al padre i maschi di minimo 7 anni e le femmine dai 9 anni.

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ASPETTI POSITIVI

La posizione della donna in Egitto è un tema complesso, caratterizzato da progressi in alcuni settori ma anche da persistenti sfide sociali, economiche e politiche. Le donne egiziane hanno una presenza crescente nell’istruzione, nel mondo del lavoro e nella politica. Sempre più donne lavorano in settori come la sanità, l’istruzione, l’imprenditoria e l’informatica.
Negli ultimi anni, il numero di donne nel Parlamento egiziano è aumentato, anche grazie a quote di genere. Inoltre, ci sono state figure femminili importanti

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    FUTURO

    L’Egitto è spesso criticato per questioni di diritti umani, libertà di stampa, ecc. Però va considerata la progettazione del futuro, che manca in molti Stati occidentali che si considerano più moderni ed evoluti. Per esempio, il continuo “allargamento” della città del Cairo con la costruzione di città satelliti utili a decongestionare la città (oltre 10 milioni di abitanti nel 2023). New Cairo è la più recente e potrà accogliere 5 milioni di persone.
    Anche il progetto relativo all’agricoltura che consentirà la coltivazione di zone desertiche, per essere autosufficienti rispetto all’alimentazione. Questo progetto avrà come “ricadute” anche l’aumento delle industrie alimentari, delle strade asfaltate, dei canali di irrigazione, dell’occupazione.

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    IL TEMPIO DI ABYDOS

    Il Tempio di Abydos è uno dei più antichi templi egizi sopravvissuti. Fu fondato durante la Dinastia I, intorno al 3100 a.C., e continuò ad essere ampliato e ristrutturato da diverse dinastie faraoniche successiva, comprese quelle del Nuovo Regno. E’ molto importante per la comprensione della cultura e della società dell’Antico Egitto.
    QUI immagini del sito.

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    IL COTONE EGIZIANO

    Il cotone egiziano è considerato il re, e non senza ragione. Questo straordinario tessuto è famoso per la sua eleganza, il suo comfort e la sua qualità ineguagliabile.
    Si tratta di cotone a fiocco extra-lungo cosiddetto perchè le fibre allungate sono caratterizzate da morbidezza e resistenza eccezionali e sono il risultato del clima egiziano e del delicato e meticoloso processo di raccolta a mano. Così i tessuti ricavati da questa fibra durano molto a lungo e sono molto confortevoli.

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    MAAT

    Era la dea della verità, della giustizia, dell’equilibrio e, soprattutto, dell’ordine. Nei dipinti, era raffigurata come una donna seduta o in piedi con una piuma di struzzo sulla testa e, in alcuni casi, è stata raffigurata con le ali.

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    LA PREGHIERA

    Per i mussulmani la Preghiera (salat), va recitata cinque volte al giorno (all’alba, a mezzogiorno, al pomeriggio, al tramonto, alla sera). Nella preghiera, che il venerdì viene fatta in comune nella moschea, chi prega si rivolge verso la Mecca. A questa preghiera sono obbligati gli uomini, mentre per le donne è solo fortemente consigliato.

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    (CATTIVE) ABITUDINI

    Il traffico in Egitto è ovunque congestionato. E ovunque ci sono infrazioni al codice stradale compiute sia da cittadini appiedati che da quelli motorizzati.
    Sul mar Rosso, in “provincia”, per esempio ad El Quseir, andare contromano è un’abitudine sia che il tratto di strada sia breve (per auto e moto che non vogliono perdere tempo a fare percorsi corretti, ma più lunghi), sia che sia lungo (per carretti trainati da asinelli).

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    HIJAB

    Il velo che le donne islamiche mettono per coprire i capelli è utile per non far vedere una pettinatura trascurata e in disordine, ma è anche molto utile quando si vuole usare il telefonino mantenendo libere le mani…

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    I DOLCI DEL RAMADAN

    Uno dei dolci del Ramadan più popolari in Egitto è la Konafa. E’ un dolce tradizionale fatto con una base di pasta fillo tagliuzzata che viene imbevuta di sciroppo e stratificata con crema o formaggio.
    Un altro dolce popolarE è la Basbousa: una torta dolce di semolino che viene imbevuta di sciroppo e aromatizzata con cocco, mandorle o acqua di rose.
     Infine c’è il Qatayef, una frittella dolce ripiena che viene fritta o cotta al forno e riempita con crema, formaggio o noci.

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    ORNAMENTI

    Per il Ramadan le strade si abbelliscono come in Italia per il Natale. Ma – in provincia – in modo più economico e per certi aspetti più allegro. Sono festoni fatti con carta lucida di vari colori o comunque colorata che di giorno si muovono al vento che, almeno sul mar Rosso, è costante.

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    LE LANTERNE DEL RAMADAN

    Le iconiche lanterne “fanoos Ramadan” rappresentano l’elemento decorativo più significativo. Queste lanterne tradizionali vengono posizionate strategicamente davanti agli ingressi delle abitazioni, simboleggiando la luce e la speranza proprio come l’albero di Natale nelle tradizioni occidentali.

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    PERICOLO!!!

    Guidare è rischioso: nelle grandi città molte strade sono a senso unico, ma anche a 3 corsie, ed i semafori non sono rispettati, soprattutto se le auto devono girare a destra. Così spesso i pedoni si gettano nel traffico cercando di evitare le macchine e fermandole “con le mani”.

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    (CATTIVE) ABITUDINI

    Viviamo sul mar Rosso, ad El Quseir e qui le regole del “codice della strada” non sono molto seguite. Soprattutto i pedoni sono perlomeno imprudenti: quando si dice che camminano in mezzo alla strada, non è un modo di dire e persino dove c’è lo spartitraffico, si muovono adiacenti e non sopra di esso. E’ vero che i marciapiedi sono “faticosi”: sono alti il doppio di quelli europei, sono molto stretti e spesso si interrompono perchè incrociano strade….

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    RAMADAN 6

    Un’altra abitudine tipica del periodo è regalare cibo. Al tramonto, sulle strade che portano in città ci sono giovani, di solito maschi, che offrono datteri e succhi di frutta. Mi è poi capitato personalmente che il panettiere da cui mi rifornisco, mi abbia regalato del pane: praticamente come in Italia “compra 2 e paghi 1”!!!

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    RAMADAN 4

    In questo mese l’attenzione ai poveri, cioè alle persone e alle famiglie che vivono in ristrettezze economiche, è molto alta, sia perchè è prescritto dal Corano, ma per abitudini ormai radicate nel comportamento islamico. In particolare, girando per la città si vedono “luoghi” recintati con teli dei tessuti tipici di questo periodo, dove sono preparati tavoli e sedie e dove, al tramonto, si offre cibo a chiunque si presenti.

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    RAMADAN 3

    Il mese del Ramadan è come per gli occidentali il periodo natalizio: tutti i negozi si addobbano e propongono prodotti di solito “rari” come la frutta secca, dolci tipici, datteri di tutti i tipi e trattati in modi diversi.

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    RAMADAN 2

    Non so se succeda anche in città. Qui, in provincia nel protettorato del mar Rosso, in questo mese di Ramadan accadono alcune “cose” che non ho mai visto fare dai cattolici, neppure nel mercoledì delle ceneri o nel venerdì santo: pregare ovunque e a qualsiasi ora. Così per esempio, il commerciante di un market ha in mano il Corano e prega mentre non serve i clienti e anche quando ce ne sono, si interrompe solo per farli pagare. Fa lo stesso il meccanico in attesa di clienti, e l’ambulante che vende ortaggi sul suo carretto…..

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    RAMADAN

    Oggi si conclude la prima settimana del mese di Ramadan iniziato lo scorso venerdì 28 febbraio. Qui a El Quseir non fa ancora caldissimo, grazie al vento che continua a soffiare. Ma chi può dorme fino a tardi il mattino per facilitare l’astensione dal cibo, ma soprattutto dal bere. E molti negozi, anche di alimentari, aprono nel pomeriggio.

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    FORME DI ARTE

    La scrittura araba è molto difficile, tanto che molte insegne di professionisti (dentista, avvocato, oculista, per fare degli esempi) sono accompagnate da disegni. In più solo le persone più colte conoscono l’arabo classico, mentre in genere la popolazione usa una forma dialettale propria dello Stato in cui vive.
    Ma è talmente bella …..

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    I TEMPLI DELL’ANTICO EGITTO

    I templi erano costruiti in maniera simile e cioè avevano un ingresso monumentale seguito da un cortile di solito con un porticato – e questo spazio era destinato ai fedeli – c’era poi un’ambiente detto sala ipostila dove i sacerdoti facevano i loro riti prima di entrare nel vestibolo dove si preparavano le offerte da portare nel sacrario, luogo dove risiedeva il dio rappresentato da una statua.
    Dall’ingresso alla cella c’era un “restringimento” delle pareti, un abbassamento del soffitto corrispondente ad un innalzamento del pavimento, a significare il senso di mistero proprio della divinità.

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    NUOVE SCOPERTE

    Zahi Hawass e la sua équipe a Luxor, antica Tebe capitale dell’Egitto hanno scoperto i resti del tempio dedicato alla regina Hatshepsut che si riteneva perduto. In una zona dove ci sono tracce di un lungo periodo: dal Medio Regno (2055 a.C. – 1790 a.C.) fino al Periodo Tolemaico (323 a.C. – 30 a.C.). .

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    NUOVO CAIRO

    Il Cairo, la capitale dell’Egitto, è una delle città più affascinanti del mondo. Ma purtroppo è anche una delle più sature del pianeta: con una popolazione stimata di circa 20 milioni di persone, è diventata troppo piccola sia per le sue istituzioni che per i suoi abitanti, per quanto paradossale possa sembrare. E ha uno scarso margine di espansione. Così, nel 2015, è stato presentato il progetto del Nuovo Cairo: una città costruita ex novo, a circa 45 km a est del Cairo, con una capacità potenziale di circa 7 milioni di abitanti, che avrebbe ospitato anche le principali istituzioni ufficiali dello Stato. E sebbene sia stato etichettato da molti come “faraonico” e abbia subito battute d’arresto e ritardi, l’operazione sta andando avanti.

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    LUXOR

    L’antica Tebe fu capitale dell’Egitto antico dopo Menfi e prima di Alessandria per ben 1500 anni. Oggi è una città molto elegante e in cui si possono vedere i segni del passaggio degli europei che ieri soprattutto come archeologi e ancora nel presente come studiosi, ma anche come turisti la frequentavano. Da lì partono le crociere sul Nilo. I dintorni con la Valle dei Re e la Valle delle Regine, il tempio di Karnak ed i resti di altri templi sono meta di molti visitatori.

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    …..DI CONSEGUENZA….

    Essendo la scrittura così complicata, le insegne in particolare dei professionisti, sono arricchite da immagini: la bilancia per l’avvocato; il dente per il dentista; l’occhio per l’oculista. E nelle grandi città sono anche spesso scritte in inglese, una lingua insegnata a scuola ed ereditata dal periodo di protettorato britannico interessato al canale di Suez fino al 1922, anno di dichiarazione dell’indipendenza.

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    GIOIELLI EGIZI

    Lo scarabeo egizio, chiamato kheperer, era considerato un potente amuleto sin dal periodo tinita con funzione magica-apotropaica di eterna rinascita nel divenire e trasformarsi, assicurando solo eventi felici ed un costante miglioramento delle facoltà intuitive e spirituali.
    Inserirlo nei gioielli ne testimonia l’importanza ed aumenta la bellezza dei monili.

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    LA SCRITTURA ARABA

    Tutti sanno che va da destra a sinistra, dunque al contrario rispetto alla nostra. Esistono molti stili perchè la calligrafia è una vera e propria arte nei paesi islamici. Ne esiste solo il corsivo, e dunque è necessario scrivere bene e chiaramente perchè diversamente il testo sarà incomprensibile o fonte di errori di interpretazione. Non esistono neppure le maiuscole e non si scrivono neppure le vocali brevi e alcuni segni necessari per differenziare le consonanti…. E’ particolarmente difficile, perciò!

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    L’INGRESSO NEI BRICS

    Da gennaio 2024 l’Egitto fa parte dei paesi Brics, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, insieme ad Etiopia, Emirati Arabi Uniti, e Iran. Le economie emergenti dei paesi “non occidentali” stanno creando legami commerciali che permetteranno non solo all’Egitto di pagare le importazioni anche in una valuta diversa dal dollaro, come yuan o rublo, diminuendone la dipendenza e di avere accesso al credito della Nuova Banca di Sviluppo, con condizioni molto meno stringenti di quelle poste dal Fmi.
    Questo richiederà all’Egitto di intervenire nel campo dell’economia per modernizzarla, ma anche di affrontare il problema interno della svalutazione.

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    COSTO DELLA VITA

    Dal 2022, siamo alla quarta svalutazione monetaria (la terza negli ultimi 12 mesi) da parte della Banca centrale d’Egitto, passando da 17 a oltre 30 LE per 1 dollaro ed ora ad oltre 40. Il cambio con l’Euro è anche più vantaggioso: da 25/30 LE a 50/52! Ne deriva che gli stranieri sono avvantaggiati, mentre i cittadini egiziani vedono il costo di tutti i beni lievitare con difficoltà a “far tornare i conti”.

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    IL TRAFFICO

    Siamo in provincia, in una cittadina piuttosto popolosa sul mare, ad oltre 600 km dal Cairo. Dunque può essere un caso, ma ci sono alcuni comportamenti tipici. Per esempio, in moto di solito sono almeno in 3 – ma ne abbiamo visto anche 7 – e di solito girano col cellulare fra la spalla e la testa. Inoltre suonano il clacson anche quando la strada è vuota e credo lo facciano per avvertire del loro arrivo, certi di aver fatto quanto necessario ad evitare incidenti (magari l’investimento di un pedone). Di notte girano a fari spenti, correndo come matti. Sono soprattutto i giovani….

    Quando si tratta di una famiglia, un bambino sta davanti, sul serbatoio; uno sta in braccio alla mamma, che è seduta di fianco e a volte non si tiene neppure abbracciata al marito guidatore; il terzo fi

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    MUT, LA DEA-MADRE

    Era una dea di primaria importanza, associata alle acque da cui tutto avrebbe avuto origine tramite partenogenesi. Era inizialmente raffigurata come avvoltoio, poi come una donna recante in capo le corone dell’Alto e Basso Egitto e un copricapo aureo con le sembianze di avvoltoio.

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    TRADIZIONE O CORRUZIONE?

    Parliamo della danza del ventre che le donne egiziane non vogliono più praticare in pubblico, benchè le scuole siano frequentatissime. La cosa si spiega con l’aumento della severità in campo religioso e con la constatazione dell’arbitrarietà con cui vengono applicate le leggi per la protezione dei “valori tradizionali” e quelle che puniscono la “dissolutezza”. Di recente un tribunale egiziano ha confermato la legalità del licenziamento di una professoressa che lavorava all’Università di Suez, che aveva pubblicato un video sui social network in cui ballava la danza del ventre. Secondo il giudice, il video ha degradato il prestigio della professoressa, la cui missione era quella di diffondere e promuovere i valori dell’università. 

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    KOM OMBO

    Il Tempio di Kom Ombo è un antico luogo di culto costruito durante il dominio della dinastia tolemaica, collocato nei pressi dell’omonima cittadina in Egitto. Sorge su un modesto promontorio roccioso che domina l’ansa del Nilo, sul sito di un precedente luogo di culto.

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    PHILAE

    I templi di File sono il complesso dei templi che sorgevano sull’omonima isola del Nilo in Egitto, poi smontati e trasferiti sulla vicina isola di Agilkia nel 1977, quando venne costruita la diga di Assuan. Il tempio di Iside rappresentava il principale centro del culto isiaco. 
    Il Tempio di Philae riveste una gran importanza per gli egizi perché, secondo la leggenda, quando Osiride fu assassinato dal fratello, che sparse poi le sue membra per tutto il paese, Iside, la sua amata sposa, li raccolse e si rifugiò sullisola di Philae per ricomporre il corpo dell’amato.

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    MUT

     E’ una divinità egizia appartenente alla religione dell’antico Egitto. Era una dea-madre (nella lingua egizia, il suo nome significa madre) dai molteplici aspetti che mutarono nei migliaia anni di storia del pantheon egizio.

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    MENFI

    Sorgeva approssimativamente a 19 Km, a mezzogiorno, dal centro abitato del Cairo, sulla riva occidentale del fiume Nilo. Sarebbe stata fondata per volontà del mitico faraone Narmer, che ridusse ad unità i due stati dell’antico Egitto (Basso Egitto ed Alto Egitto). Durante la VI dinastia (2350 a.C. – 2190 a.C.) Menfi si distinse particolarmente per la sua importanza, ricchezza e bellezza. Il suo nome significa Splendido Monumento.

    Oggi, è un sito archeologico situato vicino al Cairo. Non esiste più una città attiva con il nome di Memphis in Egitto, ma le sue rovine sono un luogo di grande importanza storica. Memphis è famosa per i suoi monumenti antichi e le sue statue.

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    LA CUCINA EGIZIANA

    Ha molto in comune con quella mediterranea e mediorientale: falafel, kebab, cous cous, zuppe di legumi, kofta, hummus, ecc. fanno parte anche del menù di altre popolazioni anche africane. In particolare il ful medames – una purea di fave – e il koshari – pasta, riso, legumi e pomodoro – sono considerati piatti nazionali. In ogni caso la cucina è povera di grassi e per questo salutare.

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    POSIZIONE DELLA DONNA

    Fin dall’antichità, le donne in Egitto erano più considerate che in altri paesi del medio Oriente e persino rispetto a Roma e alla Grecia. Anche ai nostri tempi è evidente la loro superiorità: sono loro a studiare più dei maschi e ricoprono posti di responsabilità nel lavoro. Le mussulmane decidono come vestirsi e se e come usare hijab (il velo che copre i capelli) e niqab ( velo che copre l’intero corpo, compreso il volto, lasciando scoperti solo gli occhi). In ogni caso, almeno in provincia, si muovono liberamente anche quando fa buio, sole o con altre donne.

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    PERCHE’?

    Quando i nemici attaccavano i templi egiziani erano soliti distruggere la gamba e il piede sinistro delle statue demolendo simbolicamente la vita del faraone, destinato all’infinito oblio. Infatti pensavano che il lato sinistro del corpo fosse associato al cuore e dunque alla vita.

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    GLI EGIZIANI E LE STELLE

    Gli egiziani erano grandi conoscitori del cielo e delle stelle. Basta guardare la posizione delle piramidi per rendersene conto. Grazie a questa profonda competenza, erano in grado di costruire gli edifici verso la direzione degli astri, ma soprattutto furono i primi a realizzare un calendario di 365 giorni e sei ore. 

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    VIETATO CAMMINARE….

    Gli egiziani stanno attenti a proteggere il loro patrimonio naturale ed in particolare, al mare, la loro barriera corallina. Così i bagnini in tutti i resort indicano agli ospiti dell’albergo dove è possibile l’accesso al mare, per non distruggere coi propri passi coralli già formati o “appena nati”: distruggere si fa in un lampo, mentre crescere e costruire richiede anni!

    Nella foto, la striscia di roccia a pelo d’acqua NON può essere calpestata!

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    PRIMA O POI….

    Quasi finito. Forse inaugurazione entro fine anno……

    Il Grand Egyptian Museum è stato progettato da un team di architetti guidato da Heneghan Peng Architects (HPARC), uno studio di architettura con sede a Dublino e a Berlino. HPARC ha vinto nel 2003 il concorso internazionale indetto l’anno prima dal governo egiziano.

    I lavori, iniziati nel 2006, sono poi stati affidati a BESIX, un grande gruppo di costruzioni franco-belga.
    Il progetto ha anche visto la collaborazione del governo irlandese e il sostegno economico di quello giapponese.

    Il design del museo presenta uno stile architettonico moderno e incorpora tecnologie all’avanguardia per migliorare l’esperienza del visitatore. Il design dell’edificio è stato creato per essere armonioso con l’ambiente circostante e con le vicine piramidi di Giza. Il museo, come detto, ospiterà una straordinaria collezione di oltre 100.000 reperti, che vanno dalla preistoria all’epoca romana.

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    ABITUDINI

    Sul mar Rosso, in provincia, in estate si affollano famiglie egiziane residenti nella località rivierasca o provenienti dall’interno. In generale le donne sono vestite in modo tradizionale ed alcune portano anche i guanti ed hanno il viso coperto. Se fanno il bagno, l’abbigliamento non cambia e solo le più giovani trovano il modo di cambiarsi, per asciugare il vestito. Ma le adolescenti e soprattutto le bambine indossano il burqini e in alcuni casi anche il costume. Chissà se cambieranno crescendo……..

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    PESCATORI

    Sulle coste del mar Rosso, sono molti gli egiziani pescatori. Portano il pescato per le strade per es. di El Quseir e lo vendono. Spesso di mattina si vedono gruppi di persone sedute sui marciapiedi (peraltro di altezza sproporzionata in provincia). aspettano i pescatori. Così il pesce passa subito dal produttore al consumatore, senza “catena del freddo”!

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    LA VALLE DEI RE

    I faraoni del Nuovo Regno scelsero come luogo del loro eterno riposo una valle collocata all’estremità occidentale della città di Tebe conosciuta come la Grande Prateria. La scelta di questo luogo non fu casuale: qui l’occidente indicava infatti, secondo le credenze religiose dell’epoca, il regno dei morti. Questa caratteristica funeraria era esaltata dalla presenza di una montagna a forma di piramide che dominava la valle e richiamava alla mente le tombe dei faraoni dell’Antico Regno.

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    IL PIEDE SINISTRO

    Nell’antico Egitto tutte le statue hanno il piede sinistro davanti a quello destro perchè era il simbolo della vita dato che il cuore sta nella parte sinistra del corpo. Così distruggere il piede sinistro della statua simbolicamente significava distruggere la vita del faraone.

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    …..E LE DONNE?

    In Egitto le donne non sono recluse nelle case e tenute nascoste. Sono sicuramente più numerose degli uomini in qualsiasi grado di scuola e per quanto riguarda il lavoro gestiscono attività private familiari e sono occupate anche in uffici pubblici spesso con responsabilità maggiori degli uomini.
    Ma questo non deve stupire perchè fin dalla cultura dell’antico Egitto godevano di una posizione ed un trattamento migliore delle donne greche o romane e già allora potevano svolgere diverse attività al di fuori della loro casa e famiglia!

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    IL DESERTO E’ SEMPRE UGUALE?

    Il territorio dell’Egitto è quasi interamente occupato dal deserto, interrotto dal lungo corso del Nilo che divide in due il Paese: a ovest si estende il Deserto Libico, sabbioso, mentre a est si trova il Deserto Orientale, in prevalenza montuoso. ma ci sono anche il Deserto Bianco (a ovest del Nilo – caratterizzato da formazioni calcaree bianche), il Deserto Nero (zona vulcanica con rocce vulcaniche, pietra basaltica nera e sabbia d’oro), il Deserto di Marsa Alam (distesa a perdita d’occhio rocciosa e lunare).

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    DONO DEL NILO

    Oltre un milione di km quadrati e quasi 100 milioni di abitanti che vivono principalmente sulle rive del Nilo e “qua e là” sulle coste mediterranee e del mar Rosso. Intorno il deserto nel quale ci sono 7 oasi. E’ un paese povero che in questo momento ha problemi ulteriori dovuti alle guerre: quella fra Ucraina e Russia, da cui importano in particolare grano; quella fra Israele e Palestina perchè potrebbe causare il problema dell’immigrazione; quella in Yemen che con gli Houti danneggia l’uso del canale di Suez riducendo una risorsa economica importante.

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    GEM

    Il Grand Egyptian Museum del Cairo non ancora completato (si continua a rimandarne l’inaugurazione) è però già in funzione e visitabile in alcune parti. Il ritardo sarà “forse” dovuto alle sue dimensioni (500.000 mq di superficie) e al numero di oggetti esposti (oltre 100.000). Sarà il più grande museo egizio del mondo e uno dei più grandi musei archeologici destinati ad una sola civiltà. E’ posizionato ad un paio di km dalle piramidi di Giza su cui ha una splendida vista.
    E’ una costruzione avveniristica che ospita nell’ingresso la statua di Ramses II (83 tonnellate di peso e 12 m. di altezza) e mostrerà reperti dalla preistoria all’epoca romana.

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    RICETTA “ORIENTALE”

    Israele, Libano, Siria, Giordania e Palestina se lo contendono come piatto nazionale. Ma le falafel si mangiano in tutti i paesi del nordafrica e del medioriente. La versione più accreditata dice che sono originarie dell’Egitto dove sono state inventate dai cristiani copti per sostituire la carne durante il lungo digiuno della quaresima. Sono a base di fave. In sintesi, si tratta di polpettine di fave o ceci o fagioli crudi tritati, speziati, salati e fritti.

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    MOSCHEA DI MUHAMMAD ALI

    La moschea di Muhammad Ali o moschea di alabastro (in arabo مسجد محمد علي‎, in turco Mehmet Ali Paşa Camii) è una moschea situata nella Cittadella del Cairo in Egitto fatta costruire da Muhammad Ali Pasha fra il 1830 ed il 1848 in memoria di Ṭūsūn Pascià, il figlio maggiore morto nel 1816.

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    MITI19

    Alle origini Bastet era una dea-leonessa del culto solare, simboleggiante il calore benefico del sole, adorata per la sua potenza, la sua forza, la sua bellezza e la sua agilità (e come tale fu venerata per la maggior parte della storia egizia), ma col tempo venne sempre più assimilata ai culti lunari e ai gatti.
    Il culto di Bastet, e di conseguenza dei gatti, raggiunsero una diffusione tale che il gatto in Egitto era protetto dalla legge. Era vietato fare loro del male o trasferirli al di fuori dei confini del regno dei faraoni. Chi violava tali disposizioni, era passibile di pena di morte.

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    GIOIELLI 20

    Maschera funeraria di Tutankhamon e retro del suo trono. I contemporanei di questo giovane faraone morto prematuramente, hanno cercato di cancellarne la memoria e farlo scomparire dalla storia, ma in realtà è sicuramente il faraone più conosciuto nel mondo ai non addetti. E se la sua tomba, sfuggita anche ai ladri per centinaia d’anni, ha conservato i tesori che possiamo ammirare, chissà cosa doveva esserci nelle tombe dei grandi faraoni!

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    COME VI PARE……

    In Egitto, almeno sul mar Rosso, in provincia, i negozi sono aperti o chiusi a discrezione del proprietario. Solo gli uffici pubblici, le banche, le grandi imprese multinazionali, restano chiusi nei giorni di festa, che si tratti di occasioni religiose o laiche. E anche per quanto riguarda gli orari è lostesso: si può lavorare fino a tardi la sera e non di mattina. O al contrario, soprattutto quando fa molto caldo, di mattina presto e di notte. Pare un’organizzazione caotica, ma in realtà offre l’opportunità per il compratore/utente di trovare sempre quello che cerca in ogni momento.

    In Italia è la legge nazionale a stabilire le linee guida per le aperture e le chiusure.

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    PASQUA COPTA

    Domenica 5 maggio si è celebrata la Pasqua copta, dopo un digiuno durato tutta la quaresima (e non solo i venerdì come per i cattolici) e che riguarda tutti gli alimenti di origine animale.
    I canti durante la cerimonia sono in lingua antica copta e cantati solo dagli uomini.

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    SHAM EL NASSIM

    Oggi per tutto il popolo egiziano è la festa della primavera che risale ad oltre 4700 anni fa. E’ una festa laica che un tempo era legata all’equinozio, per sancire il passaggio dall’inverno (morte) alla primavera (nascita, vita, fertilità). Ora cade il giorno dopo la pasqua copta. Per certi aspetti somiglia alla pasquetta cristiana/occidentale: il menù tipico comprende le uova col guscio colorato vivacemente e il pic nic vicino al mare o sul Nilo. Tipiche anche processioni e spettacoli.

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    PERCHE’?

    I principali prodotti agricoli dellEgitto sono il cotone a fibra lunga (di cui l’Egitto è il principale produttore a livello mondiale), il mais, il frumento, la canna da zucchero, il riso, pomodori, miglio, lenticchie e fave, orzo, agrumi, datteri e uva.
    Ma allora perchè riso, zucchero e datteri in proporzione al resto sono così cari e a volte introvabili (lo zucchero)?

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    EID AL-FITR

    E’ la festa per la fine del digiuno e per il 2024 cade dalla sera del 9 aprile alla sera del 10 aprile.
    Può avere un aspetto cruento per gli occidentali, perché prevede l’uccisione del montone, quindi è bene conoscerlo prima di mettersi in viaggio in un periodo in cui si celebra questa festività.
    Le ricette sulla tavola cambiano da Paese a Paese e da Regione a Regione all’interno di uno stesso paese, in ogni caso non mancano la frutta secca e i datteri, dolcetti vari e piatti a base di ovini.

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    LA DEA ISIS

    Nella mitologia dell’antico Egitto Iside era la dea della magia, della fertilità e della maternità, una delle nove divinità più importanti del pantheon egizio, mentre Osiride, suo fratello e sposo, era il re dell’oltretomba. Nella religione egizia, la figura di Iside era associata alla costellazione della Vergine.

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    LA DEA MUT

    Era una dea di primaria importanza, associata alle acque da cui tutto avrebbe avuto origine tramite partenogenesi. Era inizialmente raffigurata come avvoltoio, poi come una donna recante in capo le corone dell’Alto e Basso Egitto e un copricapo aureo con le sembianze di avvoltoio.

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    IL VIALE DELLE SFINGI

    Un “sentiero” lastricato

    Mette in collegamento il Tempio di Amun del Karnak con il Tempio di Luxor, che era il centro di una festa rituale ed annuale (festa di OPET) la maggior parte del tempio di Luxor e’ merito di due grandi Faraoni: Amenofi III e Ramesete II. Il percorso, di circa 3 km e con ben 1200 sfingi che lo costeggiano da entrambi i lati, è stato reso accessibile il 25 novembre 2021, dopo 50 anni di lavori per il restauro.

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    RAMADAN

    Nel calendario islamico, il Ramadan (in arabo رمضان‎, ramaḍān) è il nono mese dell’anno, di 29 o 30 giorni; in base all’osservazione della luna crescente. È il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Secondo la pratica islamica, il Ramadan è il mese in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto.
    Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso. Durante questo periodo cibo e bevande sono servite quotidianamente prima dell’alba e dopo il tramonto in pasti chiamati rispettivamente suḥūr e ifṭār.

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    L’AIRONE SACRO

    L’airone sacro agli egizi tornava ogni anno sul Nilo nel periodo delle inondazioni, diventando così simbolo di ritrovata fertilità e abbondanza. In Egitto la Fenice sotto forma di airone è rappresentata in alcune tombe dove era adorata dal defunto, come simbolo di rinascita e trasformazione. Oggi si può ammirare questo uccello sia anche nei giardini dei resort e sulle spiagge.

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    IN ATTESA DEL RAMADAN

    Il Ramadan rappresenta il parallelo del periodo natalizio per i cristiani e anche in Egitto il periodo di attesa si sta sempre anticipando, fino a quasi un mese prima. Ci sono anche lucine colorate e lanterne di varie fogge illuminate nelle case e sulle strade, ma i negozi allestiscono l’esterno con tendoni fatti coi tipi tessuti egiziani coloratissimi e con bellissimi arabeschi. E poi frutta secca, datteri, dolci inzuppati nel miele ….. ma anche dolci più “occidentali”.
    Proprio i datteri – freschi o secchi – sono offerti al tramonto sulle strade di ingresso alla città, a tutti coloro che tornano a casa: un energizzante naturale per riuscire a conservare la lucidità dopo una giornata di lavoro e in attesa di una cena pantagruelica!

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    FALAFEL

    Anche in Egitto c’è il cibo di strada. Fra i piatti tipici ci sono le falafel, polpettine fritte fatte di ceci o di fave o di entrambi questi legumi insieme. Si mangiano dentro al pane, che non è lievitato e si apre facendo una tasca dove vengono inserire insieme a verdura fritta (di solito melanzane) e sottaceti.
    In provincia, per l’equivalente di un euro ne danno una quantità industriale. In città le propongono anche in dimensioni esagerate (una decina di centimetri di diametro), ma sono sempre appetitose e gustosissime.

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    INVERNO SUL MAR ROSSO

    Da qualche anno il clima invernale sul mar Rosso, costa egiziana, si sta modificando. Quest’anno (dicembre 2023 – febbraio 2024) addirittura ogni tanto piove e c’è stata anche un’alluvione, che ha allagato le strade e fatto rimanere senza corrente elettrica per oltre 24 ore.
    Il sole è sempre caldo, ma sulle coste c’è spesso un vento forte ed anche freddo, che si intensifica man mano che ci si avvicina al mare. Così, anche se l’acqua è tiepida, si fatica a fare il bagno!

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    PERICOLO IMMINENTE?

    Da qualche giorno si parla dello Yemen e degli Houthi che attaccano le navi che attraversano il mar Rosso per arrivare a Suez. Ma sono 10 anni (dal 2014) che in questo stato c’è una guerra civile! E con la scusa di una guerra lampo (generali e governi non imparano mai niente dalla storia e dalle loro stesse esperienze!!!) al presunto governo legale si sono affiancate Arabia Saudita, Francia, Gran Bretagna e USA. Ora queste nazioni non si accontentano più di dare armi e aiuti all’esercito, ma – poichè gli Houthi attaccano le navi commerciali, li bombardano, dimenticando che colpiscono in realtà una popolazione stremata dalla guerra e anche dalla carestia……, anche supponendo che i ribelli reagiscano come loro prevedono e che l’IRAN che li sostiene li abbandoni.

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    IBRAIM

    Chiamo così un asinello, di pelo scuro e, credo, anziano. Poichè qui sul mar Rosso non esiste la raccolta differenziata, ho deciso di portargli gli scarti di verdura e frutta. Ci vado una volta alla settimana e quando lui mi vede, agita la coda e raglia! Più educato e cortese di molte persone che conosco…..

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    NON SUCCEDE MAI

    Non ho mai visto un egiziano correre. Di nessuna età (bambini, adulti o anziani, donne o uomini) non fa differenza. E’ curioso quando una persona ferma un microbus (mezzi di trasporto in città che si fermano ovunque) ed è a distanza: non c’è pericolo che affretti il passo per non far perder tempo ad autista e viaggiatori…. Ma succede anche quando attraversano la strada: nessuno si affretta neppure se vede un’auto che rischia di investirlo!

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    SUCCEDE SOLO IN PROVINCIA?

    Il codice della strada non è una delle “cose” a cui gli egiziani fanno più attenzione.
    Uno straniero alla guida deve fare molta attenzione perchè è abitudine di tutti coloro che guidano un mezzo (dalla bicicletta, al suv) di andare contromano, sbucando da ogni dove. Dunque non si deve dare per scontato che nella propria corsia tutti viaggino nello stesso senso o che da un incrocio non compaia una moto o altro veloce e in senso contrario!
    Forse nelle grandi città è meno frequente…….

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    EVENTI CLIMATICI

    Ad El Quseir, qualche giorno prima della fine dell’anno, si è verificata una tempesta che ha allagato tutta la cittadina e anche molti appartamenti. In effetti i serramenti non sono ben “sigillati”, i tetti non prevedono piogge e sono sostituiti da terrazze che non sono impermeabilizzate. Dunque il violento acquazzone ha potuto provocare danni anche all’interno delle case.
    Le piante però sono state lavate dalla polvere che le ricopre costantemente ed ora le foglie brillano verdi e lucenti. Anche le zanzariere hanno tratto beneficio da vento e acqua e sono pulite come mai.
    Infine si è capito il motivo che ha spinto a fare un canale scolmatore che porti l’acqua dall’interno e dalle montagne al mare! E siamo in Egitto dove la pioggia forte e copiosa è una rarità!

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    CONTRO GLI STEREOTIPI 2

    Fu Nasser, che ha governato l’Egitto fra il 1956 e il 1970, a promuovere i diritti per le donne garantendo loro il diritto di voto e le pari opportunità (Costituzione egiziana del 1956) e proibendo le discriminazioni di genere.

    Nel 1957, con la formazione del nuovo Parlamento, Rawya Ateya è diventa la prima donna parlamentare del Paese. Il 29 settembre 1962 venne nominata per la prima volta una donna ministro: Hikmat Abu Zayd (1922-2011), ministro degli Affari Sociali. In parallelo però venivano controllate e represse le organizzazioni femminili, limitando in concreto la possibilità delle donne di avere una rappresentanza politica

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    CONTRO GLI STEREOTIPI 1

    E’ iniziato un nuovo anno e vogliamo farlo raccontando la storia di Lotfia el Nadi, la prima pilota egiziana e fra le prime al mondo.
    Nata in una famiglia della media borghesia, dopo l’educazione primaria frequentò una scuola di lingue americana grazie alla madre che la sostenne contro il padre che la voleva dare in sposa giovanissima. Durante gli studi Lotfia seppe dell’apertura di una scuola per piloti al Cairo e lavorò per pagarsi le lezioni di volo senza farsi scoprire dai genitori. Prese il brevetto di volo a 26 anni e fu di esempio ad altre donne egiziane che per circa un decennio seguirono corsi di pilotaggio e divennero piloti. Ma anche un incentivo alle altre per emanciparsi.

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    CALLIGRAFIA 14

    Nella lingua araba non esiste lo stampatello. Così molte insegne di negozi servizi, oltre alle parole utilizzano molto le immagini. Si capisce immediatamente di cosa si occupa quell’artigiano o commerciante.

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    CURIOSITA’ 4

    In un anno la moneta egiziana si è molto svalutata passando da 25 lire egiziane a fine 2022 a 33 a fine 23 per euro.
    Tutti i prezzi sono aumentati, ma per i turisti, dato il cambio favorevole, praticamente non è cambiato molto. I beni più costosi sono quelli voluttuari tipo le sigarette, mentre elettricità, benzina, trasporti sono rimasti gli stessi di un’anno fa o sono aumentati di poco. Fra i prodotti costosi, ma di base, ci sono il latte, lo zucchero e le uova.

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    Gem-Grand Egyptiam Museum

    Un progetto enorme, che ha visto la posa della prima pietra nel 2002 mentre i lavori veri e propri sono iniziati nel 2011. Un edificio di oltre 480mila metri quadrati, con forma triangolare smussata, allineata alla piramide di Cheope che si trova a un paio di chilometri. Il Gem esporrà oltre 100mila reperti, tra cui il famoso tesoro di Tutankhamon al completo, e molte altre opere che verranno spostate da altri musei del paese, in primis dal vecchio Museo Egizio del Cairo, compresi pezzi mai esposti finora perché conservati nei magazzini.
    Speriamo che apra presto!

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    IL CANALE DI SUEZ

    Il canale di Suez è un alveo artificiale navigabile situato in Egitto, a ovest della penisola del Sinai, tra Porto Said sul mar Mediterraneo e Suez sul Mar Rosso. Inaugurato nel 1869, nel 2014 il governo egiziano ha avviato i lavori per l’ampliamento e l’estensione e velocizzare il passaggio delle navi. L’Autorità del Canale di Suez ha aperto ufficialmente il nuovo canale laterale nel 2016.

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    CURIOSITA’ 3

    In questo momento l’Egitto vive una grave crisi economica e la sua valuta è in caduta libera. Per fare un esempio, un anno fa 1 euro si cambiava con 20 lire egiziane. Ora 1 euro vale 33 lire egiziane! Eppure sono in crescita, cioè gli imprenditori locali – che abbiano un negozio di alimentari o un’officina meccanica – se hanno successo, investono nel loro lavoro e ingrandiscono e “abbelliscono” il loro negozio e la loro officina! Come accadeva da noi dopo la seconda guerra mondiale…..

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    CURIOSITA’ SULL’ANTICO EGITTO 2

    L’inondazione del Nilo aveva termine entro il mese di ottobre. I contadini dovevano fare in fretta a lavorare il fertilissimo fango che cominciava subito ad indurirsi. Per facilitare l’aratura, essi provvedevano prima a dissodare la terra con le zappe. Una volta aperti i solchi, i seminatori spargevano le semenze, poi venivano fatti camminare sul terreno degli animali che con gli zoccoli facevano penetrare il seme nella terra. Accanto ad ogni solco vi era un piccolo canale alimentato dal Nilo, che serviva per irrigare le colture. Il frumento veniva raccolto alla fine di marzo.

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    CURIOSITA’ SULL’ANTICO EGITTO

    Un grande storico greco, Erodoto, disse che l’Egitto è dono del Nilo. Ed è vero, sia oggi come nell’antichità. Fino a quando non furono costruite le dighe moderne, infatti, questo fiume, a causa delle abbondanti piogge che cadono sulle montagne etiopi, una volta all’anno straripava e inondava larghe fasce di terreno. Quando le acque si ritiravano uno strato di fango nero, molto fertile e umido, rimaneva sulla terra che poteva così essere coltivata. Oggi questo non avviene più ma sono sempre le acque del Nilo che, opportunamente incanalate, permettono la coltivazione dei campi.

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    IMPREVISTI

    Nella seconda metà di giugno, nella costa del mar Rosso fra Hurghada e Marsa Alam si sono avuti due “fenomeni” inconsueti: è cessato il vento, che normalmente caratterizza il clima della costa, più o meno intenso, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Sono comparsi i “moscerini della sabbia”, detti anche “pulci del deserto” o “sand flies”. Più fastidiosi e persistenti delle zanzare, insensibili ai repellenti e agli insetticidi, stazionano vicino al mare con la bassa marea e pare anche nella zona della piscina. Sono spariti solo dopo un temporale (altro evento raro sul mar Rosso).

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    MITOLOGIA 6

    Maat è la dea della giustizia e della verità e il simbolo che la caratterizza è la piuma di struzzo. Al momento del passaggio nell’Aldilà, il defunto viene sottoposto alla cosiddetta «psicostasia» o «pesatura del cuore»: il suo cuore viene posto su una bilancia, insieme alla piuma di Maat.

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    PROBLEMI SERI…..

    Nel corso di pochi mesi il valore della Lira Egiziana ha avuto un tracollo. Lo scorso maggio 2022 il cambio per un euro era di 18/20 LE.; poi in novembre il cambio è passato a 25 LE ed ora (febbraio 2023) siamo arrivati a 32 LE. Dunque, venire in Egitto è molto vantaggioso per gli europei, ma la vita per gli egiziani ha subito un forte aumento dei costi che forse non è ancora arrivato alla fine.
    In tutto questo, luce e benzina non hanno aumentato il prezzo e per i più poveri è stata introdotta una sorta di tessera annonaria con cui possono acquistare nei supermercati comunali i generi di prima necessità. Inoltre alcuni beni conservano lo stesso prezzo, ma sono offerti in minor quantità. Per esempio prima 5 pezzi di pane arabo costavano 5 LE. Ora il prezzo è rimasto lo stesso, ma i panetti sono di dimensioni ridotte.

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    DA NON CREDERE…….

    Ad El Quseir, zona del Mar Rosso, la gente non corre mai. Nè bambini, nè adulti, nè donne, nè uomini. Quando una persona vuol prendere il microbus (un piccolo autobus con solo posti a sedere che porta in ogni angolo e si ferma in ogni dove) ed è il mezzo di trasporto comune, basta che alzi un dito anche da lontano. Poi, con molta calma, raggiunge il mezzo. Non si affretta neppure se è parecchio lontano! Lo stesso per la strada: nessuno si sposta se arriva un’auto o una moto, anche se cammino vicino allo spartitraffico oppure affiancato da altri 4.
    Al contrario, se occorre fare la fila in un negozio, che sia il fruttivendolo o la cassa del supermercato, nessuno vuole aspettare e ti “scavalcano” facendo finta di non vederti, come se tu fossi trasparente o non esistessi. E sono soprattutto le donne a farlo. E non perchè sono anziane o incinte……

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    BUONA ABITUDINE

    Chi ha un lavoro investe su di esso per migliorarlo e ottenere maggiori introiti. In tutti i campi: che si tratti di un’officina meccanica, oppure di un negozio di alimentari, di un fruttivendolo….. Se l’attività non va bene, viene chiusa e si prova con altro, oppure addirittura ci si trasferisce!

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    CLIMA IN DICEMBRE

    Il sole è sempre caldissimo, ma spesso sul mare tira un vento forte e più o meno freddo a seconda di da dove arriva. Il mare risponde al vento ed è piatto o agitato in proporzione….. ma l’acqua rimane sempre tiepida e piacevole.
    Dunque fare il bagno o no? Consigli: scaldarsi al sole in un luogo riparato dal vento, quindi tuffarsi il più in fretta possibile e nuotare, infine infilarsi in un accappatoio appena usciti dall’acqua.

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    ABITUDINI DI VITA

    Mi stupisce sempre vedere come gli egiziani siano fatalisti. Per esempio, non temono pericoli nell’attraversare la strada. Al Cairo, dove il traffico è congestionato e velocissimo e dove raramente le auto rispettano anche i semafori, i pedoni attraversano la strada con le mani avanti per fermare chi avanza verso di loro. E ad El Quseir, cittadina a sud di Hurghada, chi attraversa, vecchio o giovane, uomo o donna, cammina a passi lenti e non accelera neppure se vede un’auto arrivare in velocità.
    Pare che il pensiero comune sia: “siamo in tanti milioni, una persona in più o in meno non fa differenza”!

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    L’EGITTO E’ VANTAGGIOSO

    Di questi tempi (novembre 2022) soggiornare in Egitto è particolarmente conveniente perchè il cambio dall’euro corrisponde a 25 lire egiziane, più spiccioli.
    Dunque per un europeo il costo della vita è inferiore a quello della scorsa primavera, anche se i prezzi sono aumentati.

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    DANZA DEL VENTRE

    Una delle più antiche forme di danza moderna apparve all’inizio del XIX secolo con le donne gitane che venivano chiamate ghawazi cioè intrusi, perché invadevano la professione di danzatrici e facevano movimenti asimmetrici e indecisi rispetto alla musica e al ritmo. Si esibivano soprattutto nell’Alto Egitto.
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    ABITUDINI PERICOLOSE 4

    Forse questo comportamento non andrebbe sotto questo titolo, ma è talmente diverso da quello delle mamme italiane………
    Spiaggia con angolo gioco per i bambini dove ci sono scivoli, cavalli a dondolo, “girandole”, altalene varie, un tappeto elastico rotondo dove saltare e rimbalzare. I giochi non sono nuovi e mostrano i segni dell’uso e in più non sono posizionati in sicurezza. Così capita che si rompano e “capottino”, ovviamente con sopra i bambini che accorrono numerosi. Nessun adulto, soprattutto mamme, accompagna i bambini e quando anche cadono e si mettono a piangere, non ci sono genitori apprensivi che accorrono!
    Adulti incoscienti? Forse semplicemente meno apprensivi.

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    RAMADAN

    Nella notte fra domenica 1 maggio e lunedì 2, il ramadan si è concluso e si è dato inizio ai festeggiamenti …… tutti gli abitanti di El Quseir in strada, vestiti a festa, con un vocio e musica talmente rumorosi che ci hanno svegliato alle 5 di mattina! Sono seguiti 3 giorni (o 4?) di festa con negozi chiusi, banche comprese.
    Le persone si sono anche recate sulle spiagge, con pic nic, ecc. e tutta la famiglia al seguito.

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    ARTICOLI DI ARREDAMENTO

    Il trono d’oro di Tutankhamon. Questo è il più bello di quelli trovati nella sua tomba. E’ di legno, ricoperto di lamine d’oro e d’argento e impreziosito da turchesi, corniola e intarsi di vetro verniciato.
    Bellissimo e molto significativo perchè rappresenta re e regina in atteggiamento affettuoso e in fattezze umane non trasfigurate nella divinità.
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    ABITUDINI PERICOLOSE 3

    Frequentare le strade, soprattutto di notte, è piuttosto pericoloso: le autostrade sono molto buie perchè attraversano per lunghi tratti il deserto e zone montuose, che sono disabitate; ma nelle megalopoli (il Cairo, e Alessandria, per esempio) così come nelle cittadine più piccole (come quelle costiere sul mar rosso) la luce non è molto più rassicurante. Soprattutto in provincia è normale girare contromano, cavalcare una moto almeno in 3 (o 5 se ci sono bambini), e di solito col guidatore al telefono, superare a destra anche in strade strette, guidare a fari spenti, giocare a pallone in mezzo alla strada dove è buio, camminare affiancati anche in cinque o sei…..
    Solo i dissuasori di velocità, molto frequenti e mal segnalati, costituiscono una piccola garanzia alla sicurezza di pedoni e mezzi circolanti!

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    I FESTONI PER IL RAMADAN

    Colorati e leggeri, sono fatti di stagnola plastificata e ritagliati dai sacchetti di plastica della spesa. Dunque molto economici e meno appariscenti delle nostre luminarie natalizie. Ma col vento fanno un leggero fruscio che ricorda le foglie delle piante: col caldo che fa danno una sensazione di fresco…

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    ABITUDINI PERICOLOSE 1

    Qui in “provincia”, ad El Quseir, in moto si va almeno in 3, ovviamente senza casco, continuando a suonare il clacson per liberare la strada dai pedoni, che per la verità neanche ci badano.
    Ho visto anche moto più cariche: una intera famiglia di 5 persone. Padre e madre con in braccio un neonato, un bambino sul serbatoio fra le braccia del padre e uno nel portabagagli posteriore che di solito è fatto da una cassetta di legno o plastica. E la madre sta seduta alla “amazzone” con un invidiabile senso di equilibrio.

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    IMPRESSIONE

    L’Egitto è una nazione islamica con un regime politico non proprio democratico. I luoghi comuni parlano di donna sottomessa all’uomo, e certamente sarà così in molte occasioni. Ma qui ad El Quseir ho visto donne capoufficio in aziende pubbliche come quella elettrica, donne che gestiscono un negozio per esempio di abbigliamento o tipo profumeria, donne che lavorano in banca…. E guardando gli studenti che escono dalle scuole locali dalle “elementari” alle “superiori”, la maggioranza sono senz’altro ragazze. Così penso che in futuro sarà più facile e più diffusa l’emancipazione femminile.

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    ABITUDINI 3

    Forse nelle grandi città è diverso, ma qui ad El Quseir i negozi aprono “a piacere” ovviamente del proprietario/gestore. Anche il venerdì, giorno di festa per i mussulmani, solo gli uffici pubblici e le banche sono rigorosamente chiusi, mentre alimentari, negozi per ricariche telefoniche, di abbigliamento, ecc. sono aperti almeno per parte del giorno se non tutto. In cambio si può trovare il negozio chiuso nelle ore (quotidiane!) della preghiera, anche solo per 10 minuti.
    E per i cattolici copti….? Quelli che lavorano di domenica hanno una funzione per loro il venerdì

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    ABITUDINI 2

    In Egitto i pedoni sono veramente coraggiosi: nelle grandi città come il Cairo o Alessandria, attraversano la strada fermando il traffico con le mani e correndo fra le auto (gli egiziani automobilisti non sono molto rispettosi dei semafori); nelle cittadine, tipo El Quseir, non si curano del traffico e possono attraversare un incrocio in diagonale camminando con molta lentezza, incuranti delle auto che gli passano accanto.
    Pare che la filosofia sia: siamo molti milioni e una persona in più o in meno non ha importanza……..

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    ABITUDINI

    Una delle cose che mi stupiscono ancora è vedere la calma e lentezza con cui gli egiziani agiscono, praticamente in ogni situazione. Basti un esempio: salire su un microbus (il mezzo di trasporto interno alle città). Una persona può fare un segno per fermarlo anche da lontano – per es. da 100 metri sulla sinistra rispetto al senso di marcia. L’autista si ferma e aspetta con pazienza, mentre l’interessato si avvicina senza accelerare il passo. Donna, uomo, bambino: vale per tutti. E non si riparte prima che il nuovo viaggiatore si sia seduto.