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Lo scarabeo del cuore. Museo: Rijksmuseum van Oudheden, Leida.
Lo scarabeo del cuore. Museo: Rijksmuseum van Oudheden, Leida.
Nella mitologia dell’antico Egitto Iside era la dea della magia, della fertilità e della maternità, una delle nove divinità più importanti del pantheon egizio, mentre Osiride, suo fratello e sposo, era il re dell’oltretomba.
Cielo sereno e temperature fra i 35° e i 45°. Sulla costa c’è il refrigerio del vento, all’interno, per esempio a Luxor e ad Assuan, il vento è “infuocato” anche al tramonto.
Sulle coste del mar Rosso, sono molti gli egiziani pescatori. Portano il pescato per le strade per es. di El Quseir e lo vendono. Spesso di mattina si vedono gruppi di persone sedute sui marciapiedi (peraltro di altezza sproporzionata in provincia). aspettano i pescatori. Così il pesce passa subito dal produttore al consumatore, senza “catena del freddo”!
….meraviglioso. Qui si distingue la barriera corallina vicino a riva, dal mare più profondo di un bel blù. Probabilmente è il momento della bassa marea: l’acqua è limpida e cristallina e in questo periodo, sicuramente calda!
I faraoni del Nuovo Regno scelsero come luogo del loro eterno riposo una valle collocata all’estremità occidentale della città di Tebe conosciuta come la Grande Prateria. La scelta di questo luogo non fu casuale: qui l’occidente indicava infatti, secondo le credenze religiose dell’epoca, il regno dei morti. Questa caratteristica funeraria era esaltata dalla presenza di una montagna a forma di piramide che dominava la valle e richiamava alla mente le tombe dei faraoni dell’Antico Regno.
Nell’antico Egitto tutte le statue hanno il piede sinistro davanti a quello destro perchè era il simbolo della vita dato che il cuore sta nella parte sinistra del corpo. Così distruggere il piede sinistro della statua simbolicamente significava distruggere la vita del faraone.
Dio della terra
In Egitto le donne non sono recluse nelle case e tenute nascoste. Sono sicuramente più numerose degli uomini in qualsiasi grado di scuola e per quanto riguarda il lavoro gestiscono attività private familiari e sono occupate anche in uffici pubblici spesso con responsabilità maggiori degli uomini.
Ma questo non deve stupire perchè fin dalla cultura dell’antico Egitto godevano di una posizione ed un trattamento migliore delle donne greche o romane e già allora potevano svolgere diverse attività al di fuori della loro casa e famiglia!
Il territorio dell’Egitto è quasi interamente occupato dal deserto, interrotto dal lungo corso del Nilo che divide in due il Paese: a ovest si estende il Deserto Libico, sabbioso, mentre a est si trova il Deserto Orientale, in prevalenza montuoso. ma ci sono anche il Deserto Bianco (a ovest del Nilo – caratterizzato da formazioni calcaree bianche), il Deserto Nero (zona vulcanica con rocce vulcaniche, pietra basaltica nera e sabbia d’oro), il Deserto di Marsa Alam (distesa a perdita d’occhio rocciosa e lunare).
Oltre un milione di km quadrati e quasi 100 milioni di abitanti che vivono principalmente sulle rive del Nilo e “qua e là” sulle coste mediterranee e del mar Rosso. Intorno il deserto nel quale ci sono 7 oasi. E’ un paese povero che in questo momento ha problemi ulteriori dovuti alle guerre: quella fra Ucraina e Russia, da cui importano in particolare grano; quella fra Israele e Palestina perchè potrebbe causare il problema dell’immigrazione; quella in Yemen che con gli Houti danneggia l’uso del canale di Suez riducendo una risorsa economica importante.
Il Grand Egyptian Museum del Cairo non ancora completato (si continua a rimandarne l’inaugurazione) è però già in funzione e visitabile in alcune parti. Il ritardo sarà “forse” dovuto alle sue dimensioni (500.000 mq di superficie) e al numero di oggetti esposti (oltre 100.000). Sarà il più grande museo egizio del mondo e uno dei più grandi musei archeologici destinati ad una sola civiltà. E’ posizionato ad un paio di km dalle piramidi di Giza su cui ha una splendida vista.
E’ una costruzione avveniristica che ospita nell’ingresso la statua di Ramses II (83 tonnellate di peso e 12 m. di altezza) e mostrerà reperti dalla preistoria all’epoca romana.
Israele, Libano, Siria, Giordania e Palestina se lo contendono come piatto nazionale. Ma le falafel si mangiano in tutti i paesi del nordafrica e del medioriente. La versione più accreditata dice che sono originarie dell’Egitto dove sono state inventate dai cristiani copti per sostituire la carne durante il lungo digiuno della quaresima. Sono a base di fave. In sintesi, si tratta di polpettine di fave o ceci o fagioli crudi tritati, speziati, salati e fritti.
La moschea di Muhammad Ali o moschea di alabastro (in arabo مسجد محمد علي, in turco Mehmet Ali Paşa Camii) è una moschea situata nella Cittadella del Cairo in Egitto fatta costruire da Muhammad Ali Pasha fra il 1830 ed il 1848 in memoria di Ṭūsūn Pascià, il figlio maggiore morto nel 1816.
Alle origini Bastet era una dea-leonessa del culto solare, simboleggiante il calore benefico del sole, adorata per la sua potenza, la sua forza, la sua bellezza e la sua agilità (e come tale fu venerata per la maggior parte della storia egizia), ma col tempo venne sempre più assimilata ai culti lunari e ai gatti.
Il culto di Bastet, e di conseguenza dei gatti, raggiunsero una diffusione tale che il gatto in Egitto era protetto dalla legge. Era vietato fare loro del male o trasferirli al di fuori dei confini del regno dei faraoni. Chi violava tali disposizioni, era passibile di pena di morte.
Maschera funeraria di Tutankhamon e retro del suo trono. I contemporanei di questo giovane faraone morto prematuramente, hanno cercato di cancellarne la memoria e farlo scomparire dalla storia, ma in realtà è sicuramente il faraone più conosciuto nel mondo ai non addetti. E se la sua tomba, sfuggita anche ai ladri per centinaia d’anni, ha conservato i tesori che possiamo ammirare, chissà cosa doveva esserci nelle tombe dei grandi faraoni!
In Egitto, almeno sul mar Rosso, in provincia, i negozi sono aperti o chiusi a discrezione del proprietario. Solo gli uffici pubblici, le banche, le grandi imprese multinazionali, restano chiusi nei giorni di festa, che si tratti di occasioni religiose o laiche. E anche per quanto riguarda gli orari è lostesso: si può lavorare fino a tardi la sera e non di mattina. O al contrario, soprattutto quando fa molto caldo, di mattina presto e di notte. Pare un’organizzazione caotica, ma in realtà offre l’opportunità per il compratore/utente di trovare sempre quello che cerca in ogni momento.
In Italia è la legge nazionale a stabilire le linee guida per le aperture e le chiusure.
Domenica 5 maggio si è celebrata la Pasqua copta, dopo un digiuno durato tutta la quaresima (e non solo i venerdì come per i cattolici) e che riguarda tutti gli alimenti di origine animale.
I canti durante la cerimonia sono in lingua antica copta e cantati solo dagli uomini.
Oggi per tutto il popolo egiziano è la festa della primavera che risale ad oltre 4700 anni fa. E’ una festa laica che un tempo era legata all’equinozio, per sancire il passaggio dall’inverno (morte) alla primavera (nascita, vita, fertilità). Ora cade il giorno dopo la pasqua copta. Per certi aspetti somiglia alla pasquetta cristiana/occidentale: il menù tipico comprende le uova col guscio colorato vivacemente e il pic nic vicino al mare o sul Nilo. Tipiche anche processioni e spettacoli.
E’ una divinità appartenente all’epoca preistorica dell’antico Egitto. Prontezza, rapidità ed acume sensoriale le sue doti.
E’ in granito e si trova a Luxor nel complesso di Karnak.
Fu la prima donna ad assumere il ruolo di faraone. Il suo regno durò 20 anni e fu un periodo di pace e prosperità. E’ ricordata anche per i monumenti che ha fatto erigere fra cui il tempio di Deir el-Bahari, nei dintorni di Luxor.
I principali prodotti agricoli dell‘Egitto sono il cotone a fibra lunga (di cui l’Egitto è il principale produttore a livello mondiale), il mais, il frumento, la canna da zucchero, il riso, pomodori, miglio, lenticchie e fave, orzo, agrumi, datteri e uva.
Ma allora perchè riso, zucchero e datteri in proporzione al resto sono così cari e a volte introvabili (lo zucchero)?
Il calore del sole continua ad aumentare e il m are, bellissimo, è sempre più invitante!
E’ la festa per la fine del digiuno e per il 2024 cade dalla sera del 9 aprile alla sera del 10 aprile.
Può avere un aspetto cruento per gli occidentali, perché prevede l’uccisione del montone, quindi è bene conoscerlo prima di mettersi in viaggio in un periodo in cui si celebra questa festività.
Le ricette sulla tavola cambiano da Paese a Paese e da Regione a Regione all’interno di uno stesso paese, in ogni caso non mancano la frutta secca e i datteri, dolcetti vari e piatti a base di ovini.
Nella mitologia dell’antico Egitto Iside era la dea della magia, della fertilità e della maternità, una delle nove divinità più importanti del pantheon egizio, mentre Osiride, suo fratello e sposo, era il re dell’oltretomba. Nella religione egizia, la figura di Iside era associata alla costellazione della Vergine.
Gli arabeschi vengono utilizzati anche nelle stoffe tipiche del Ramadan
Era una dea di primaria importanza, associata alle acque da cui tutto avrebbe avuto origine tramite partenogenesi. Era inizialmente raffigurata come avvoltoio, poi come una donna recante in capo le corone dell’Alto e Basso Egitto e un copricapo aureo con le sembianze di avvoltoio.
Un “sentiero” lastricato
Mette in collegamento il Tempio di Amun del Karnak con il Tempio di Luxor, che era il centro di una festa rituale ed annuale (festa di OPET) la maggior parte del tempio di Luxor e’ merito di due grandi Faraoni: Amenofi III e Ramesete II. Il percorso, di circa 3 km e con ben 1200 sfingi che lo costeggiano da entrambi i lati, è stato reso accessibile il 25 novembre 2021, dopo 50 anni di lavori per il restauro.
Nel calendario islamico, il Ramadan (in arabo رمضان, ramaḍān) è il nono mese dell’anno, di 29 o 30 giorni; in base all’osservazione della luna crescente. È il mese sacro del digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Secondo la pratica islamica, il Ramadan è il mese in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto.
Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso. Durante questo periodo cibo e bevande sono servite quotidianamente prima dell’alba e dopo il tramonto in pasti chiamati rispettivamente suḥūr e ifṭār.
L’airone sacro agli egizi tornava ogni anno sul Nilo nel periodo delle inondazioni, diventando così simbolo di ritrovata fertilità e abbondanza. In Egitto la Fenice sotto forma di airone è rappresentata in alcune tombe dove era adorata dal defunto, come simbolo di rinascita e trasformazione. Oggi si può ammirare questo uccello sia anche nei giardini dei resort e sulle spiagge.
Molte sono le fogge di questo particolare copricapo e vanno dalle più semplici alle più elaborate, in tinta unita o con vari colori scelti in modo armonioso e molto raffinato.
Dipinto di Osman Hamdi Bey artista ed archeologo turco vissuto dal 1842 al 1910.
Il Ramadan rappresenta il parallelo del periodo natalizio per i cristiani e anche in Egitto il periodo di attesa si sta sempre anticipando, fino a quasi un mese prima. Ci sono anche lucine colorate e lanterne di varie fogge illuminate nelle case e sulle strade, ma i negozi allestiscono l’esterno con tendoni fatti coi tipi tessuti egiziani coloratissimi e con bellissimi arabeschi. E poi frutta secca, datteri, dolci inzuppati nel miele ….. ma anche dolci più “occidentali”.
Proprio i datteri – freschi o secchi – sono offerti al tramonto sulle strade di ingresso alla città, a tutti coloro che tornano a casa: un energizzante naturale per riuscire a conservare la lucidità dopo una giornata di lavoro e in attesa di una cena pantagruelica!
Anche in Egitto c’è il cibo di strada. Fra i piatti tipici ci sono le falafel, polpettine fritte fatte di ceci o di fave o di entrambi questi legumi insieme. Si mangiano dentro al pane, che non è lievitato e si apre facendo una tasca dove vengono inserire insieme a verdura fritta (di solito melanzane) e sottaceti.
In provincia, per l’equivalente di un euro ne danno una quantità industriale. In città le propongono anche in dimensioni esagerate (una decina di centimetri di diametro), ma sono sempre appetitose e gustosissime.
trono e maschera funeraria di Tutankhamon
In attesa di essere aperto ufficialmente (doveva essere inaugurato per la fine del 2023), il GEM, a circa 2 km dalle piramidi di Giza, apre al pubblico la piazza, la sala grande, i giardini i ristoranti ed i servizi per i turisti.
Da qualche anno il clima invernale sul mar Rosso, costa egiziana, si sta modificando. Quest’anno (dicembre 2023 – febbraio 2024) addirittura ogni tanto piove e c’è stata anche un’alluvione, che ha allagato le strade e fatto rimanere senza corrente elettrica per oltre 24 ore.
Il sole è sempre caldo, ma sulle coste c’è spesso un vento forte ed anche freddo, che si intensifica man mano che ci si avvicina al mare. Così, anche se l’acqua è tiepida, si fatica a fare il bagno!
Per chi ha voglia di fare un viaggio in Egitto fra mare, deserto, antichità storiche lungo il Nilo, oasi.
Da qualche giorno si parla dello Yemen e degli Houthi che attaccano le navi che attraversano il mar Rosso per arrivare a Suez. Ma sono 10 anni (dal 2014) che in questo stato c’è una guerra civile! E con la scusa di una guerra lampo (generali e governi non imparano mai niente dalla storia e dalle loro stesse esperienze!!!) al presunto governo legale si sono affiancate Arabia Saudita, Francia, Gran Bretagna e USA. Ora queste nazioni non si accontentano più di dare armi e aiuti all’esercito, ma – poichè gli Houthi attaccano le navi commerciali, li bombardano, dimenticando che colpiscono in realtà una popolazione stremata dalla guerra e anche dalla carestia……, anche supponendo che i ribelli reagiscano come loro prevedono e che l’IRAN che li sostiene li abbandoni.
Chiamo così un asinello, di pelo scuro e, credo, anziano. Poichè qui sul mar Rosso non esiste la raccolta differenziata, ho deciso di portargli gli scarti di verdura e frutta. Ci vado una volta alla settimana e quando lui mi vede, agita la coda e raglia! Più educato e cortese di molte persone che conosco…..
Non ho mai visto un egiziano correre. Di nessuna età (bambini, adulti o anziani, donne o uomini) non fa differenza. E’ curioso quando una persona ferma un microbus (mezzi di trasporto in città che si fermano ovunque) ed è a distanza: non c’è pericolo che affretti il passo per non far perder tempo ad autista e viaggiatori…. Ma succede anche quando attraversano la strada: nessuno si affretta neppure se vede un’auto che rischia di investirlo!
Il codice della strada non è una delle “cose” a cui gli egiziani fanno più attenzione.
Uno straniero alla guida deve fare molta attenzione perchè è abitudine di tutti coloro che guidano un mezzo (dalla bicicletta, al suv) di andare contromano, sbucando da ogni dove. Dunque non si deve dare per scontato che nella propria corsia tutti viaggino nello stesso senso o che da un incrocio non compaia una moto o altro veloce e in senso contrario!
Forse nelle grandi città è meno frequente…….
Ad El Quseir, qualche giorno prima della fine dell’anno, si è verificata una tempesta che ha allagato tutta la cittadina e anche molti appartamenti. In effetti i serramenti non sono ben “sigillati”, i tetti non prevedono piogge e sono sostituiti da terrazze che non sono impermeabilizzate. Dunque il violento acquazzone ha potuto provocare danni anche all’interno delle case.
Le piante però sono state lavate dalla polvere che le ricopre costantemente ed ora le foglie brillano verdi e lucenti. Anche le zanzariere hanno tratto beneficio da vento e acqua e sono pulite come mai.
Infine si è capito il motivo che ha spinto a fare un canale scolmatore che porti l’acqua dall’interno e dalle montagne al mare! E siamo in Egitto dove la pioggia forte e copiosa è una rarità!
Fu Nasser, che ha governato l’Egitto fra il 1956 e il 1970, a promuovere i diritti per le donne garantendo loro il diritto di voto e le pari opportunità (Costituzione egiziana del 1956) e proibendo le discriminazioni di genere.
Nel 1957, con la formazione del nuovo Parlamento, Rawya Ateya è diventa la prima donna parlamentare del Paese. Il 29 settembre 1962 venne nominata per la prima volta una donna ministro: Hikmat Abu Zayd (1922-2011), ministro degli Affari Sociali. In parallelo però venivano controllate e represse le organizzazioni femminili, limitando in concreto la possibilità delle donne di avere una rappresentanza politica
E’ iniziato un nuovo anno e vogliamo farlo raccontando la storia di Lotfia el Nadi, la prima pilota egiziana e fra le prime al mondo.
Nata in una famiglia della media borghesia, dopo l’educazione primaria frequentò una scuola di lingue americana grazie alla madre che la sostenne contro il padre che la voleva dare in sposa giovanissima. Durante gli studi Lotfia seppe dell’apertura di una scuola per piloti al Cairo e lavorò per pagarsi le lezioni di volo senza farsi scoprire dai genitori. Prese il brevetto di volo a 26 anni e fu di esempio ad altre donne egiziane che per circa un decennio seguirono corsi di pilotaggio e divennero piloti. Ma anche un incentivo alle altre per emanciparsi.
Nella lingua araba non esiste lo stampatello. Così molte insegne di negozi servizi, oltre alle parole utilizzano molto le immagini. Si capisce immediatamente di cosa si occupa quell’artigiano o commerciante.
In un anno la moneta egiziana si è molto svalutata passando da 25 lire egiziane a fine 2022 a 33 a fine 23 per euro.
Tutti i prezzi sono aumentati, ma per i turisti, dato il cambio favorevole, praticamente non è cambiato molto. I beni più costosi sono quelli voluttuari tipo le sigarette, mentre elettricità, benzina, trasporti sono rimasti gli stessi di un’anno fa o sono aumentati di poco. Fra i prodotti costosi, ma di base, ci sono il latte, lo zucchero e le uova.
Un progetto enorme, che ha visto la posa della prima pietra nel 2002 mentre i lavori veri e propri sono iniziati nel 2011. Un edificio di oltre 480mila metri quadrati, con forma triangolare smussata, allineata alla piramide di Cheope che si trova a un paio di chilometri. Il Gem esporrà oltre 100mila reperti, tra cui il famoso tesoro di Tutankhamon al completo, e molte altre opere che verranno spostate da altri musei del paese, in primis dal vecchio Museo Egizio del Cairo, compresi pezzi mai esposti finora perché conservati nei magazzini.
Speriamo che apra presto!
Collane magnifiche.
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Il canale di Suez è un alveo artificiale navigabile situato in Egitto, a ovest della penisola del Sinai, tra Porto Said sul mar Mediterraneo e Suez sul Mar Rosso. Inaugurato nel 1869, nel 2014 il governo egiziano ha avviato i lavori per l’ampliamento e l’estensione e velocizzare il passaggio delle navi. L’Autorità del Canale di Suez ha aperto ufficialmente il nuovo canale laterale nel 2016.
Ancora oggi gli egiziani sono soliti chiamare delle danzatrici del ventre per esibirsi nei matrimoni, per augurare felicità e prosperità agli sposi. E’ usanza che gli sposi si facciano una fotografia con le loro mani poste sul grembo della ballerina in simbolo di fecondità, per una numerosa prole!
In questo momento l’Egitto vive una grave crisi economica e la sua valuta è in caduta libera. Per fare un esempio, un anno fa 1 euro si cambiava con 20 lire egiziane. Ora 1 euro vale 33 lire egiziane! Eppure sono in crescita, cioè gli imprenditori locali – che abbiano un negozio di alimentari o un’officina meccanica – se hanno successo, investono nel loro lavoro e ingrandiscono e “abbelliscono” il loro negozio e la loro officina! Come accadeva da noi dopo la seconda guerra mondiale…..
La moschea di El Takwa è la più grande di El Quseir
ed è stata edificata nel 1974.
Inizialmente era una dea-leonessa collegata al sole e al suo calore; col tempo venne sempre più assimilata alla luna e ai gatti.
Geroglifici perfetti
L’inondazione del Nilo aveva termine entro il mese di ottobre. I contadini dovevano fare in fretta a lavorare il fertilissimo fango che cominciava subito ad indurirsi. Per facilitare l’aratura, essi provvedevano prima a dissodare la terra con le zappe. Una volta aperti i solchi, i seminatori spargevano le semenze, poi venivano fatti camminare sul terreno degli animali che con gli zoccoli facevano penetrare il seme nella terra. Accanto ad ogni solco vi era un piccolo canale alimentato dal Nilo, che serviva per irrigare le colture. Il frumento veniva raccolto alla fine di marzo.
Un grande storico greco, Erodoto, disse che l’Egitto è dono del Nilo. Ed è vero, sia oggi come nell’antichità. Fino a quando non furono costruite le dighe moderne, infatti, questo fiume, a causa delle abbondanti piogge che cadono sulle montagne etiopi, una volta all’anno straripava e inondava larghe fasce di terreno. Quando le acque si ritiravano uno strato di fango nero, molto fertile e umido, rimaneva sulla terra che poteva così essere coltivata. Oggi questo non avviene più ma sono sempre le acque del Nilo che, opportunamente incanalate, permettono la coltivazione dei campi.
La mappa de Il Cairo, divisa per distretti. Oltre 21 milioni di abitanti, un traffico pazzesco…..
C’è chi ancora si chiede come abbiano fatto a costruirle. E ancora, se i nostri grattacieli “dureranno” per lo stesso tempo!
Nella seconda metà di giugno, nella costa del mar Rosso fra Hurghada e Marsa Alam si sono avuti due “fenomeni” inconsueti: è cessato il vento, che normalmente caratterizza il clima della costa, più o meno intenso, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Sono comparsi i “moscerini della sabbia”, detti anche “pulci del deserto” o “sand flies”. Più fastidiosi e persistenti delle zanzare, insensibili ai repellenti e agli insetticidi, stazionano vicino al mare con la bassa marea e pare anche nella zona della piscina. Sono spariti solo dopo un temporale (altro evento raro sul mar Rosso).
A destra pendente facente parte del tesoro di Tutankhamon, con gemme di ‘vetro del deserto’, oro, lapislazzuli e diaspro
Il Tempio di Horus a Edfu, antico luogo dedicato al culto del figlio di Osiride e Iside, il dio falco, è uno dei templi meglio conservati di tutto l’Egitto. Grazie alle sabbie del deserto venne preservato dall’erosione del tempo e dalla distruzione dopo la messa al bando dei culti pagani nel paese.
Il Tempio di Kom Ombo è un antico luogo di culto costruito durante il dominio della dinastia tolemaica, collocato nei pressi dell’omonima cittadina in Egitto. Sorge su un modesto promontorio roccioso che domina l’ansa del Nilo, sul sito di un precedente luogo di culto.
Maat è la dea della giustizia e della verità e il simbolo che la caratterizza è la piuma di struzzo. Al momento del passaggio nell’Aldilà, il defunto viene sottoposto alla cosiddetta «psicostasia» o «pesatura del cuore»: il suo cuore viene posto su una bilancia, insieme alla piuma di Maat.
QUAL E’ L’ORNAMENTO E QUALE LO SCRITTO?
E’ GIGANTESCO!
GIOIELLI CON IL MITICO SCARABEO PORTAFORTUNA
LA DEA ISIDE, CON LA CHIAVE DELLA VITA
Che pazienza e precisione!
Nel corso di pochi mesi il valore della Lira Egiziana ha avuto un tracollo. Lo scorso maggio 2022 il cambio per un euro era di 18/20 LE.; poi in novembre il cambio è passato a 25 LE ed ora (febbraio 2023) siamo arrivati a 32 LE. Dunque, venire in Egitto è molto vantaggioso per gli europei, ma la vita per gli egiziani ha subito un forte aumento dei costi che forse non è ancora arrivato alla fine.
In tutto questo, luce e benzina non hanno aumentato il prezzo e per i più poveri è stata introdotta una sorta di tessera annonaria con cui possono acquistare nei supermercati comunali i generi di prima necessità. Inoltre alcuni beni conservano lo stesso prezzo, ma sono offerti in minor quantità. Per esempio prima 5 pezzi di pane arabo costavano 5 LE. Ora il prezzo è rimasto lo stesso, ma i panetti sono di dimensioni ridotte.
Ad El Quseir, zona del Mar Rosso, la gente non corre mai. Nè bambini, nè adulti, nè donne, nè uomini. Quando una persona vuol prendere il microbus (un piccolo autobus con solo posti a sedere che porta in ogni angolo e si ferma in ogni dove) ed è il mezzo di trasporto comune, basta che alzi un dito anche da lontano. Poi, con molta calma, raggiunge il mezzo. Non si affretta neppure se è parecchio lontano! Lo stesso per la strada: nessuno si sposta se arriva un’auto o una moto, anche se cammino vicino allo spartitraffico oppure affiancato da altri 4.
Al contrario, se occorre fare la fila in un negozio, che sia il fruttivendolo o la cassa del supermercato, nessuno vuole aspettare e ti “scavalcano” facendo finta di non vederti, come se tu fossi trasparente o non esistessi. E sono soprattutto le donne a farlo. E non perchè sono anziane o incinte……
Chi ha un lavoro investe su di esso per migliorarlo e ottenere maggiori introiti. In tutti i campi: che si tratti di un’officina meccanica, oppure di un negozio di alimentari, di un fruttivendolo….. Se l’attività non va bene, viene chiusa e si prova con altro, oppure addirittura ci si trasferisce!
Il sole è sempre caldissimo, ma spesso sul mare tira un vento forte e più o meno freddo a seconda di da dove arriva. Il mare risponde al vento ed è piatto o agitato in proporzione….. ma l’acqua rimane sempre tiepida e piacevole.
Dunque fare il bagno o no? Consigli: scaldarsi al sole in un luogo riparato dal vento, quindi tuffarsi il più in fretta possibile e nuotare, infine infilarsi in un accappatoio appena usciti dall’acqua.
Mi stupisce sempre vedere come gli egiziani siano fatalisti. Per esempio, non temono pericoli nell’attraversare la strada. Al Cairo, dove il traffico è congestionato e velocissimo e dove raramente le auto rispettano anche i semafori, i pedoni attraversano la strada con le mani avanti per fermare chi avanza verso di loro. E ad El Quseir, cittadina a sud di Hurghada, chi attraversa, vecchio o giovane, uomo o donna, cammina a passi lenti e non accelera neppure se vede un’auto arrivare in velocità.
Pare che il pensiero comune sia: “siamo in tanti milioni, una persona in più o in meno non fa differenza”!
Di questi tempi (novembre 2022) soggiornare in Egitto è particolarmente conveniente perchè il cambio dall’euro corrisponde a 25 lire egiziane, più spiccioli.
Dunque per un europeo il costo della vita è inferiore a quello della scorsa primavera, anche se i prezzi sono aumentati.
Forse questo comportamento non andrebbe sotto questo titolo, ma è talmente diverso da quello delle mamme italiane………
Spiaggia con angolo gioco per i bambini dove ci sono scivoli, cavalli a dondolo, “girandole”, altalene varie, un tappeto elastico rotondo dove saltare e rimbalzare. I giochi non sono nuovi e mostrano i segni dell’uso e in più non sono posizionati in sicurezza. Così capita che si rompano e “capottino”, ovviamente con sopra i bambini che accorrono numerosi. Nessun adulto, soprattutto mamme, accompagna i bambini e quando anche cadono e si mettono a piangere, non ci sono genitori apprensivi che accorrono!
Adulti incoscienti? Forse semplicemente meno apprensivi.
Nella notte fra domenica 1 maggio e lunedì 2, il ramadan si è concluso e si è dato inizio ai festeggiamenti …… tutti gli abitanti di El Quseir in strada, vestiti a festa, con un vocio e musica talmente rumorosi che ci hanno svegliato alle 5 di mattina! Sono seguiti 3 giorni (o 4?) di festa con negozi chiusi, banche comprese.
Le persone si sono anche recate sulle spiagge, con pic nic, ecc. e tutta la famiglia al seguito.
Frequentare le strade, soprattutto di notte, è piuttosto pericoloso: le autostrade sono molto buie perchè attraversano per lunghi tratti il deserto e zone montuose, che sono disabitate; ma nelle megalopoli (il Cairo, e Alessandria, per esempio) così come nelle cittadine più piccole (come quelle costiere sul mar rosso) la luce non è molto più rassicurante. Soprattutto in provincia è normale girare contromano, cavalcare una moto almeno in 3 (o 5 se ci sono bambini), e di solito col guidatore al telefono, superare a destra anche in strade strette, guidare a fari spenti, giocare a pallone in mezzo alla strada dove è buio, camminare affiancati anche in cinque o sei…..
Solo i dissuasori di velocità, molto frequenti e mal segnalati, costituiscono una piccola garanzia alla sicurezza di pedoni e mezzi circolanti!
‘ ingresso nel tempio vero e proprio: splendido.
Qui in “provincia”, ad El Quseir, in moto si va almeno in 3, ovviamente senza casco, continuando a suonare il clacson per liberare la strada dai pedoni, che per la verità neanche ci badano.
Ho visto anche moto più cariche: una intera famiglia di 5 persone. Padre e madre con in braccio un neonato, un bambino sul serbatoio fra le braccia del padre e uno nel portabagagli posteriore che di solito è fatto da una cassetta di legno o plastica. E la madre sta seduta alla “amazzone” con un invidiabile senso di equilibrio.
L’Egitto è una nazione islamica con un regime politico non proprio democratico. I luoghi comuni parlano di donna sottomessa all’uomo, e certamente sarà così in molte occasioni. Ma qui ad El Quseir ho visto donne capoufficio in aziende pubbliche come quella elettrica, donne che gestiscono un negozio per esempio di abbigliamento o tipo profumeria, donne che lavorano in banca…. E guardando gli studenti che escono dalle scuole locali dalle “elementari” alle “superiori”, la maggioranza sono senz’altro ragazze. Così penso che in futuro sarà più facile e più diffusa l’emancipazione femminile.
Forse nelle grandi città è diverso, ma qui ad El Quseir i negozi aprono “a piacere” ovviamente del proprietario/gestore. Anche il venerdì, giorno di festa per i mussulmani, solo gli uffici pubblici e le banche sono rigorosamente chiusi, mentre alimentari, negozi per ricariche telefoniche, di abbigliamento, ecc. sono aperti almeno per parte del giorno se non tutto. In cambio si può trovare il negozio chiuso nelle ore (quotidiane!) della preghiera, anche solo per 10 minuti.
E per i cattolici copti….? Quelli che lavorano di domenica hanno una funzione per loro il venerdì
In Egitto i pedoni sono veramente coraggiosi: nelle grandi città come il Cairo o Alessandria, attraversano la strada fermando il traffico con le mani e correndo fra le auto (gli egiziani automobilisti non sono molto rispettosi dei semafori); nelle cittadine, tipo El Quseir, non si curano del traffico e possono attraversare un incrocio in diagonale camminando con molta lentezza, incuranti delle auto che gli passano accanto.
Pare che la filosofia sia: siamo molti milioni e una persona in più o in meno non ha importanza……..
Dalle tombe egizie sono arrivati a noi bellissimi gioielli.
Una delle cose che mi stupiscono ancora è vedere la calma e lentezza con cui gli egiziani agiscono, praticamente in ogni situazione. Basti un esempio: salire su un microbus (il mezzo di trasporto interno alle città). Una persona può fare un segno per fermarlo anche da lontano – per es. da 100 metri sulla sinistra rispetto al senso di marcia. L’autista si ferma e aspetta con pazienza, mentre l’interessato si avvicina senza accelerare il passo. Donna, uomo, bambino: vale per tutti. E non si riparte prima che il nuovo viaggiatore si sia seduto.